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Il primo esempio riguarda un edificio residenziale unifamiliare sito in un comune del cratere sismico della provincia di Teramo. L'edificio, con struttura in muratura portante risalente agli anni '50, ha subito un danneggiamento selettivo tenuto conto anche di danni pre-esistenti che avevano già richiesto un intervento di consolidamento delle fondazioni. La Protezione Civile ha classificato lo stesso con lettera A, ovvero ha considerato i danni di en

tità tale da non inficiarne il comportamento in campo sismico. Nonostante un primo ricorso, la classificazione è rimasta invariata. In realtà i danni sono risultati tali per cui, pur non risultando compromessa la funzionalità strutturale dello scatolare murario, risulta comunque m

odificata la rigidezza globale dello stesso oltre ovviamente ai modi propri di vibrazione dell'edificio. Per tali motivi è stata approntata una pratica di risanamento dell'immobile in contrasto con la classificazione iniziale risultata invece di tipo B.

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