altTra le numerose novità introdotte dalle nuove NTC 2008 quella che ha dato adito alle discussioni più accese è stata la separazione della modellazione geologica dei siti rispetto alla modellazione geotecnica degli stessi, affidando quest’ultima esclusivamente ai progettisti.
Ordunque, senza voler scomodare la semantica per cercare una definizione corretta dell’accezione “progettista”, tale suddivisione comporta che i geologi debbano fornire un modello geologico che può essere sintetizzato in cartografie tematiche (geologiche, geomorfologiche, ecc.) ed in una o più sezione geologiche e/o stratigrafiche. Quindi, sulla base di tali documenti, il progettista decide quali indagini svolgere e ne interpreta i risultati al fine di costruire il modello geotecnico quale base per tutti i calcoli successivi.
Ma cosa succede se il modello geologico è inaffidabile? O peggio ancora, se i geologi non sono concordi sull’interpretazione della struttura geologica?

Il caso che mi accingo ad esporre riguarda il recupero di un edificio danneggiato dal sisma del 6 aprile 2009, costruito in prossimità di uno stretto crinale bordato da scarpate di notevole pendenza.
Ragionando da un punto di vista squisitamente geomorfologico, risulta che l’edificio è ubicato sul bordo esterno di un lembo di una paleosuperficie di erosione costituente un ripiano morfologico raccordato con il sottostante fondovalle tramite scarpate fluvio-denudazionali (antiche-inattive).alt
Dalla lettura del paesaggio deriva, allora, che sul crinale deve affiorare il substrato roccioso, proprio in funzione dell’azione degli agenti esogeni che, modellando il sito, hanno di fatto smantellato tutti i terreni di copertura; una condizione che può essere ritenuta una regola per tutti i crinali, come visibile nelle foto relative ad interventi su edifici posti su altri crinali. Non solo: il substrato, che nel caso specifico è costituito da marne, deve aver anche subito una spinta alterazione per una profondità di diversi metri, tale da renderne difficile la lettura nelle carote estratte dai sondaggi. Difficile, ma non impossibile.
Così accade che dall’esecuzione di due perforazioni viene costruita la sezione stratigrafica che segue, nella quale è evidente la connessione logica tra la lettura geomorfologica del sito e la struttura profonda dello stesso con il substrato alterato ubicato ad una profondità massima di circa 2 metri dal piano di campagna.

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Purtroppo è accaduto che nei pressi dell’edificio in questione, a distanza di pochi metri, siano stati eseguiti ulteriori sondaggi sotto la guida di altri geologi che hanno interpretato i risultati in maniera davvero contrastante, ovvero non hanno probabilmente letto il paesaggio ed hanno stabilito che il substrato si trova a non meno di 12 metri di profondità.
Allora, utilizzando la nuova interpretazione ne deriva la sezione che segue, la quale mostra i nuovi rapporti stratigrafici che non concordano affatto sia con l’evoluzione dei crinali e sia con la pendenza delle scarpate, le quali a loro volta dovrebbero palesare chiari indizi di instabilità in atto o latente. Elementi che non sono stati rilevati nel sito.

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Qual è la verità?
La domanda a questo punto è d’obbligo, perché non necessariamente la prima deve essere corretta a scapito della seconda. Il vero problema, a questo punto, è solo del progettista, perché a seconda dell’interpretazione dovrà decidere quali e quante indagini eseguire, considerato che nessuno dei due gruppi di lavoro ha messo in discussione i propri risultati.

Commenti   
+1 #1 RE: Geologia e Geotecnica: la logica del buon sensogiorgio di bartolomeo 2010-08-16 11:50
Beh per quello che può valere il mio parere, mi pare evidente, data la struttura geologica esaminata, che il primo caso è di granlunga il più attendibile, se non certo; dodici metri di depositi colluviali, in prossimità di un crinale è pressocchè impossibile o quanto meno impensabile.

Ciaooo e Buone Vacanze dal 28!!!
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0 #2 RE: Geologia e Geotecnica: la logica del buon sensogiorgio di bartolomeo 2010-08-16 11:55
P.S. comunque questo è uno degli esempi estremi ed eclatanti in cui si evidenzia l'importanza dell'esecuzione ,descrizione e quant'altro, di un buon modello geologico su cui poi operare gli interventi, altrimenti.....
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