Nella terza parte dell'articolo viene illustrato l'impiego dei modelli 1D nell'analisi della risposta sismica locale della città di Teramo, al fine di cogliere l'influenza della geologia, della geomorfologia e della dinamica dei terreni nei confronti dei fenomeni di amplificazione sotto sisma.
I risultati hanno dimostrato, ad esempio, che il centro storico manfiesta un'elevata amplificazione riconducibile al primo modo di vibrazione del sottosuolo, chiuso sulla frequenza di 3.38 Hz (periodo fondamentale di 0.296 sec); nel contempo, l'integrità statica degli edifici antichi è risultato funzione del pediodo proprio di oscillazione conducendo a considerare l'intero centro storico quale risultato di una selezione naturale legata, probabilmente, con un differente contenuto spettrale rispetto a quello delle forzanti sismiche naturali generate nel vicino appennino. Non ultimo, il sisma del 6 aprile 2009 che ha colpito la vicina città dell'Aquila ha causato,a Teramo, effetti comparabili con i risultati delle analisi.
PARTE III: ANALISI DINAMICA DI TERAMO