altLa progettazione geotecnica dei pali di fondazione è notoriamente più complessa di quella relativa alle fondazioni superficiali considerato che gli stessi sono inglobati nel terreno, sono soggetti a condizioni di carico complesse (in genere N+M+T) e possono essere considerati a punta incernierata o incastrata e a testa libera o incastrata; senza, ovviamente, dimenticare il comportamento dei gruppi di pali interagenti con plinti rigidi o flessibili per i cui approfondimenti si rimanda a “Analisi geotecniche di fondazioni superficiali e pali”.


Nell’articolo che segue, pubblicato in due puntate nel Magazine di Dario Flaccovio Editore (www.darioflaccovio.it) e scaricabile in formato pdf a fondo pagina, viene affrontato il problema connesso con la rigidezza relativa dell’insieme palo-terreno considerato che la stessa influenza la risposta geotecnica dell’elemento di fondazione e, conseguenzialmente, il suo dimensionamento strutturale.
Il problema, nella sua complessità, è stato affrontato applicando il modello a macroelementi finiti che ho sviluppato nel libro “Introduzione al metodo degli elementi finiti” e che è implementato in fogli excel presenti nel CD a corredo dello stesso; quindi, una volta definiti gli ambiti – tramite analisi parametrica - all’interno dei quali considerare i pali flessibili o infinitamente rigidi, nella seconda parte dell’articolo è stata analizzata la risposta di un palo tipo al variare della rigidezza degli strati al fine di comprendere come la geometria (stratigrafia) e la meccanica (parametri geotecnici) possano influenzarne la risposta meccanica.
PDF parte I
PDF parte II

Aggiungi commento