altUno dei problemi principali che affliggono la progettazione geotecnica delle fondazioni è insita nella (generale) assimilazione al campo elastico lineare del comportamento meccanico dei terreni e delle strutture per l’analisi agli SLE. Contestualmente occorre anche considerare che tali analisi vincolano la determinazione del coefficiente di Winkler (per i cui dettagli si rimanda ad “Analisi geotecniche di fondazioni superficiali e pali e “Introduzione al metodo degli elementi finiti”), quale diffuso strumento di modellazione dell’interazione terreno-fondazione. Al contrario, nei moderni software di progettazione strutturale quest’ultimo aspetto è sovente modellato con molle elastoplastiche non lineari, la cui complessità matematica rende sempre più automatizzate le procedure di analisi sovente senza alcuna possibilità di controllo da parte del progettista.


Tenendo presenti tali elementi nel seguito dell’articolo sono illustrati i risultati di prove di carico eseguite su quattro pali pilota infissi nel sottosuolo della Pianura Padana ferrarese al fine di individuare i limiti insiti nella modellazione in campo elastico lineare.
Infine, utilizzando i risultati ottenuti è stata dapprima eseguita un’analisi retrospettiva, al fine di determinare le correlazioni empiriche necessarie per interpretare correttamente le prove in sito di tipo CPT (Cone Penetration Test), e successivamente sono stati progettati i pali di fondazione di un ulteriore sito.
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