altPur considerato che le conoscenze teoriche, sperimentali e tecnologiche hanno raggiunto un elevato livello qualitativo in ambito edile, occorre comunque tenere conto che talora sono proprio le condizioni locali a rendere difficoltosi gli interventi; difatti, come nel caso appresso illustrato relativo alla costruzione di un albergo in ambiente lagunare presso Caorle (VE), nella prassi professionale possono verificarsi casi particolari costituiti da terreni di fondazione di bassa resistenza e alta deformabilita' presenti in luoghi di difficile accesso per le usuali macchine da cantiere. Ma, se tali elementi risultano capaci di vincolare le scelte progettuali, occorre anche considerare che grazie alle accresciute capacita' di calcolo degli attuali PC e degli odierni software ad elementi finiti, e' oggigiorno possibile simulare tutte le possibili condizioni operative e, addirittura, replicare anche le fasi cantieristiche che di fatto riconducono l'€™insieme struttura-fondazione-terreno a un problema marcatamente iperstatico. .......
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0 #1 Note aggiuntive all'articoloRomolo 2013-01-14 16:08
Gli elementi salienti dell'articolo (per i cui dettagli si rimanda alla sua lettura integrale) sono:
1) la possibilità di tarare i modelli di interpretazione delle prove CPT con le prove edometriche, tanto da aver fornito un ulteriore elemento probante del foglio excel allegato all'articolo precedente;
2) la possibilità di risolvere problemi complessi con il metodo degli elementi finiti;
3) la possibilità fornita dalla Circolare 617/09 di adottare fondazioni profonde come riduttrici dei cedimenti. In pratica, essendo la platea verificata agli SLU, sono stati aggiunti micropali incernierati in testa con il solo scopo di risolvere le verifiche agli SLE.
l'ultimo punto comporta che i micropali, non essendo strutturali, non sono soggetti alle limitazioni previste dal DM 14.01.2008 in merito alle prove di carico.
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