altL’articolo che segue è frutto di un’interessante presentazione dell’Arch. Matteo Felitti (studio tecnico: ingegneria delle strutture e geotecnica, tecnologia del calcestruzzo – email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.), tenutasi in occasione dell’incontro tecnico sui “Dettagli Costruttivi e Sistemi Antisismici” svoltosi a Matera lo scorso 29 giugno 2012, relativa al comportamento dei calcestruzzi autocompattanti ed a ritiro controllato.
Nella presentazione è stata posta l’attenzione sui metodi di produzione dei calcestruzzi speciali SCC (Self Compacting Concrete), presso gli stabilimenti di prefabbricazione, evidenziandone i vantaggi ottenibili nella produzione degli elementi strutturali prefabbricati confezionati con gli stessi; inoltre, sono state presentate le ultime ricerche effettuate presso varie università italiane, in merito alle prestazioni meccaniche degli SCC con particolare riferimento al loro comportamento sotto carichi di lunga durata (effetti viscosi) ed ai fenomeni di ritiro plastico, igrometrico e autogeno.
In sintesi, la presentazione ha voluto illustrare le “sinergie” ottenibili fra diversi additivi e aggiunte manifestanti attività micro-espansiva e pozzolanica, disponibili agevolmente in Italia e nel mercato, con lo scopo di confezionare calcestruzzi aventi assegnate caratteristiche prestazionali seppur a costi contenuti e concorrenziali (concept prestazionale tecnico-economico del progetto di ricerca per formulare un calcestruzzo moderno, innovativo e competitivo, ad elevate resistenze chimico-meccaniche e a stabilità volumetrica controllata).
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