alt“Prati Armati” rappresenta una tecnica antierosiva e d’inerbimento unica nel panorama internazionale, sviluppata in Italia da qualche decennio (dalla omonima società con sede in provincia di Milano) e basata sull’utilizzo di piante erbacee che sviluppano una radicazione profonda senza che sia previsto l’uso del classico terreno vegetale di base.
L’idea trae la sua origine dalla necessità di superare i limiti presenti nell’essenza erbacea “Vetiver”, utilizzata inizialmente, della famiglia Poaceae (originaria dell’India) altresì nota con il nome scientifico di “Chrysopogon zizanioides” ed usata per combattere l’erosione dei versanti e la desertificazione.

 

 

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Uno dei principali limiti della Vetiver è insito nella sterilità dei suoi semi, tanto da necessitare di singoli trapianti sul luogo di intervento con conseguente incremento dei costi di manodopera.  Altro suo limite scaturisce dal range termico che ne vieta, pena la morte della pianta, l’uso in climi rigidi laddove la temperatura può scendere al di sotto dello zero. 
Per risolvere queste importanti problematiche, la società Prati Armati srl ha selezionato nel corso degli anni circa trenta specie di essenze facenti parte soprattutto delle graminacee e delle leguminose che, diversamente combinate fra loro nella preparazione di miscele in semi, riescono a superare i limiti del Vetiver offrendo un prodotto molto vantaggioso nel rapporto costi/benefici.
 
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L’articolo in allegato del geologo Gregorio Fontana (consulente di Prati Armati srl), oltre a descrivere ulteriori caratteristiche del metodo, illustra un cantiere "trattato" con queste miscele nella protezione di un argine fluviale ricostruito a seguito di un evento alluvionale che ne aveva provocato una profonda erosione.
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Geol. Gregorio Fontana
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