altLa caratterizzazione meccanica delle rocce rappresenta una sfida professionale sovente insormontabile poiché, al contrario delle terre, è raro che possano essere campionate e portate in laboratorio; e, anche quando questo accade (con i relativi oneri economici non indifferenti), non è detto che il campione o i campioni siano rappresentativi dell’ammasso roccioso.
Nell’articolo che segue, scritto a 4 mani con il geologo Fabio Elio Buzzanca, pubblicato sul magazine di Dario Flaccovio Editore e scaricabile in formato pdf, viene trattato il problema delle calcareniti di Polignano a Mare che poggiano su calcari cretacei di piattaforma interna e, sovente, sono bioturbati oltre a presentare una struttura interna indistinguibile.
Per il loro studio è stata utilizzata una procedura delineata nei vari volume costituenti la collana “Geotecnica del III millennio”, che prende spunto dal comportamento meccanico delle strutture geologiche in questo caso rappresentate da un arco naturale.
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