altEgregio Dott. Di Francesco, date le tue competenze, anch'€™io ti vorrei porre un problema squisitamente ingegneristico sulla effettiva efficienza dei collaudi che normalmente vengono effettuati sulle strutture.
Nel gennaio 2010, in risposta ad un articolo del collega Ceci, mi fu pubblicata sulla rivista Ingegneria Sismica una nota, provocatoria, sulla ormai inutilita' degli attuali collaudi statici, proponendone uno dinamico (ovviamente da definire nella sue modalita' tecniche) vista che ormai l'Italia e' stata dichiarata tutta sismica. Poiche' toccavo volutamente delle note dolenti, mi aspettavo quanto meno l'innesco di qualche discussione e di conseguenza una presa atto del problema.
A distanza di cinque anni il silenzio piu' assoluto ha avvolto in un colpevole oblio un tema che ritengo di vitale importanza per le costruzione che andremo a realizzare nei prossimi anni, le quali resteranno anch'esse senza alcuna avvalorata garanzia strutturale.

Allego in pdf copia del mio articolo che ti prego voler mettere a disposizione, con la speranza che qualcuno dei tuoi lettori prenda in consegna il problema.
Un saluto.
Ingegnere Gilberto Di Florio
PDF DELLA NOTA PUBBLICATA

Nota: la foto proviene dal sito www.fieldsrl.it (Soluzioni e servizi per la Geotecnica e il Monitoraggio Strutturale)

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