
Edificio danneggiato da movimenti lenti di versante (per gentile concessione dei Geologi Nicola Tullo e Anna Pia Apilongo, www.sgaa.it)

Edificio danneggiato da movimenti lenti di versante (per gentile concessione dei Geologi Nicola Tullo e Anna Pia Apilongo, www.sgaa.it)

La spinta è stata generata dal collasso del terrapieno retrostante, con un vettore risultante coincidente con il solaio di interpiano

Lesioni dovute alla presenza di una faglia, sismicamente inattiva ma con uno spostamento verso valle di circa 1 millimetro/anno

'Lesioni flessione travi iperstatiche'. Altro esempio di lesioni erroneamente attribuite a cedimento delle fondazioni!

Sembrano dovute a flessione dell'architrave; invece dipendono da un cedimento dovuto a scavi a destra della foto

La lesione di destra non è linearizzata poichè catturata dall'apertura che devia le isostatiche, riflettendola in basso a destra laddove va cercata l'eventuale rottura delle fondazione.

L'utilizzo della muratura come cassero a perdere ha comportato lo sviluppo di lesioni da ritiro impedito

Il dissesto, attribuito a cedimenti delle fondazioni, è invece imputabile alla combinazione di un'eccessiva flessione del solaio e di elevati carichi concentrati

Altro caso di lesioni da flessione del solaio erroneamente attribuito a cedimenti delle fondazioni e risolto con il metodo dei vettori spostamento. La lesione (visibile per metà lunghezza) ricalca la deformata a flessione di una trave iperstatica.

Lesioni da deformata architrave a trave isostatica e da cedimenti in fondazione (vedere documentazione fotografica nella sezione "I miei libri" - "Lesioni degli edifici")

I vettori spostamento denotano un effetto di trazione pura ('I miei libri' - 'Lesioni degli edifici' - 'documentazione fotografica')

Il settore di destra è più recente, come denotato dai vettori spostamento. La lesione è poi deviata dall'apertura, inquadrabile nell'analisi delle isostatiche.

Lesione da ritiro impedito, tipiche delle strutture in calcestruzzo armato ad elevato sviluppo lineare.

Le lesioni (iperparaboloidiche linearizzate) sono presenti anche sul muro connesso a T con andamento all'incirca similare

Lesioni da compressione con rottura iperparaboloidica (sul lato destro), tipiche delle spalle dei ponti.

Le lesioni da ritiro plastico possono essere scambiate, per convergenza morfologica, con quelle da reazioni alcali-aggregati. Nel primo caso mancano i rigonfiamenti, le aureole intorno agli inerti reattivi e le eventuali esplulsioni di materiale.

Lesioni da insufficienza a flessione dell'architrave (in basso), ricliclate dal sisma del 6 aprile 2009 con genesi di una croce di S.Andrea.

Rottura della chiave di un arco determinata dall'interazione con l'edificio di destra di recente costruzione.

Lesione da ritiro presente sulla struttura portuale alla base di Monte di Procida, vicino Pozzuoli (NA).

Particolare della foto precedente. le lesioni da ritiro sono sub-verticali e fisiologiche, salvo considerare l'ingresso di agenti aggressivi per la pasta cementizia e per i ferri di armatura.