altTempo fa ho letto in un forum la richiesta di definizione ufficiale di lesione, o dei suoi sinonimi crepe e fessure. Ne approfitto per offrire tale definizione presa integralmente dal mio libro "Lesioni degli edifici" (Ulrico Hoepli Editore - Milano), nel quale vengono trattati anche la genesi, l'evoluzione, la pericolosita' (Introduzione).
"Una lesione costituisce la separazione di materiale originariamente continuo in relazione allo sviluppo di sforzi di trazione."
Rimane solo da definire la dipendenza della trazione da condizioni di sforzo piu' complesse, le quali attingono ai concetti di analisi degli spostamenti, di vettori spostamento e di isostatiche di massima e minima tensione. Ne risulta, in definitiva, un quadro complesso nel quale occorre considerare la struttura interessata nella sua globalita'. Ovviamente, non potendo fornire ulteriori elementi in poche righe, non posso che rimandare alla lettura del libro per eventuali approfondimenti dell'argomento: un manuale, di 640 pagine dedicato esclusivamente alla diagnostica strutturale, pubblicatomi dalla nota casa editrice Ulrico Hoepli di Milano nonostante avesse in biblioteca il testo "Dissesti statici delle strutture edilizie" di Sisto Mastrodicasa.

Aggiungo solo una precisazione: nelle relazioni tecniche e' possibile descrivere i singoli componenti di un quadro fessurativo utilizzando tutti i sinonimi conosciuti (lesione, crepa, fessura, cavillatura, ...); l'importante e' definire correttamente ognuno di loro utilizzando termini del tipo "passante" o "non passante" la sezione reagente, "fisiologica" o "patologica", "in evoluzione" o "rapida evoluzione", ecc., al fine di definirne la pericolosite'. Infine puo' essere utile anche relazionarli all'agente responsabile della loro genesi e sostentamento (es. "lesione da ritiro termoigrometrico non compensato, passante l'intera sezione armata di un muro di sostegno e pertanto fisiologica, salvo considerare l'ingresso, nel tempo, di agenti aggressivi che potrebbero indebolire la pasta cementizia e/o diminuire la sezione armata").

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