Con il mio quinto libro è stata inaugurata una nuova collana di Geotecnica, a me dedicata dalla Casa Editrice Dario Flaccovio di Palermo (www.darioflaccovio.it), dal titolo “La geotecnica del III millennio”. Si tratta di un’opera ponderosa che prevede 5 volumi, che usciranno gradualmente nei prossimi due anni, con i quali costruisco un percorso logico di apprendimento. Per comprendere la logica occorre riferirsi alla figura 1 dell’articolo relativo al primo libro appena uscito (Il metodo degli elementi finiti), il quale rappresenta l’argomento occupato dalla Scienza delle costruzioni; seguiranno volumi dedicati alla Meccanica del continuo (con elementi di Scienza dei materiali), alla Meccanica delle terre ecc..
Ordunque, ogni volta che viene pubblicato un nuovo libro ho diritto, per contratto nazionale Siae, a 10 copie in omaggio che puntualmente sono prenotate ancor prima che mi arrivino; in genere sono riservate a coloro che hanno avuto qualche ruolo nella stesura perché, ad esempio, si sono occupati di eseguire test sui modelli matematici che scrivo o perché mi hanno fornito del materiale sul quale lavorare.
Questa volta mi sono tenuto da parte un volume che ho deciso di mettere come premio per un concorso dedicato ai soli iscritti al mio sito alla data odierna (è possibile iscriversi fino alla mezzanotte di oggi 23 aprile 2012): si tratta, in pratica, di indovinare il cinematismo che ha generato il quadro fessurativo della figura che segue.
Le regole sono semplici:
- le risposte devono essermi inviate tramite la posta elettronica indicata nel link "contattami";
- ogni iscritto ha diritto ad una sola risposta;
- le risposte dovranno pervenire entro fine mese, ossia entro la mezzanotte del 30 aprile 2012;
- in caso di più risposte corrette sarà effettuato un sorteggio debitamente controllato da organi competenti;
- in caso di nessuna risposta esatta il libro sarà sorteggiato tra coloro che hanno partecipato.
Non mi resta che invitarvi tutti a partecipare. Ad majora a tutti!
pensavo ad una partecipazione più massiccia ma sono ugualmente contento. Nel pieno rispetto della privacy nel seguito inserirò alcune delle risposte pervenutemi, citando solo le iniziali dei partecipanti, ed alla fine quella vincitrice.
Ciao
G.C.
Il quadro fessurativo in questione, nonostante la sua semplice esposizione in foto, non meriterebbe giudizi affrettati, come d'altronde ogni cosa. Nel nostro caso, dato che sono un'accanita di libri di geologia, soprattutto se si firmano di una logica alla Romolo Di Francesco, buon sapore intellettuale già verificato, si è costretti a partecipare al tuo concorso senza pensarci troppo e, quindi, a dare una diagnosi senza conoscere la scenografia ed il contesto del fabbricato stesso.
Le lesioni, come le rughe del viso, rappresentano una traccia della fatica di ogni materiale. Le presenti, in particolare, a parte che si trovano abbastanza sviluppate sia tra i balconi, che al di sopra, rispettano una logica coerente tra loro. Infatti, quelle tra i maschi murari sono subparalleli tra loro stesse e con l'orizzontale. Questo mi indica un isostatica diretta verso il basso e di conseguenza un movimento flessionale, che può esser dovuto sia a forti vibrazioni, dovuti a sua volta ad intenso traffico o a terremoto e causa dei cedimenti murari, sia a possibili schiacciamenti per una mancanza di tenuta della resistenza da parte dei materiali. Ancora, si denota una pressoflessione negli architravi capace di spostare leggermente verso il basso la cornice in rilievo degli architravi stessi, soprattutto se si guarda attentamente il balcone destro (guardando la foto dal computer). Le lesioni verticali a partire dagli architravi confermano la pressoflessione e si concludono con ulteriori lesioni paralleli e alla testa , ancora, degli architravi.
Speriamo di vincere questo libro, altrimenti mi tocca uscire i soldini per comprarlo in ogni caso.
Grazie Romolo delle tue iniziative,
sei un grande stimolo per tutti e in tutta Italia,
V.G.
riguardo l’immagine relativa al concorso, io presumo che vi sia stato un meccanismo di flessione verticale, in cui la parete si sia inflessa usando i solai dell'edificio come vincoli. Il carico sarebbe dovuto all'accelerazio ne sismica.
Cordiali saluti
S.A.
P.D.
E' veramente difficile risalire al cinematismo dalle sole tracce delle fessurazioni presenti nell'edificio, senza conoscere la storia stessa del fabbricato, le modalità costruttive, la tipologia fondazionale utilizzata, i materiali impiegati, il tempo di esposizione e d'esercizio, il contesto urbano, geologico-geote cnico e, quindi, la stratigrafia presente. Ciononostante, oltre al fatto che l'idea "indovina le lesioni" è puramente piacevole, simpatica e attrattiva, come tutti gli studi e le riflessioni proposte dai tuoi libri e dalle tue pubblicazioni, bisogna, pertanto, impegnarsi ad una diagnosi plausibile sul sistema fessurativo oggetto del concorso.
Ritengo, in base ad alcuni elementi poco visibili ed altri molto più evidenti, che il quadro fessurativo appartenente a questa circostanza è da imputare al semplice schiacciamento dell'edificio, con una componente cinematica di pressoflessione degli architravi, come denunciato dal loro spostamento centrale verso sotto con lesioni verticali che si originano dagli architravi stessi, prolungandosi verso sopra. Inoltre, le lesioni orizzontali dalla testa ai piedi dei maschi murari, tra le finestre, assecondano la flessione dominante e, quindi, lo schiacciamento. Elemento, forse non casuale, è l'apertura delle finestre nei lati opposti per entrambe, probabilmente dovuto ad una deformazione del telaio stesso degli infissi.
Spero di essermi un pò avvicinato alla desiderata verità, ma in ogni caso è bello provarci sempre.
Grazie,
G.A.
D.B.
devo ammettere che li per li stavo per caderci, poi mi sono ricordato di qualcosa che avevo già visto .... per la precisione la foto è la n. 30, alla quale segue la n. 31, che si possono trovare al seguente link:
manualihoepli.it/.../index.htm
pagina pubblicitaria del manuale "lesioni degli edifici", che io ho guardato con attenzione tempo fa dopo aver ordinato il testo nella mia libreria di fiducia, in attesa del suo arrivo.
Cordiali saluti
Paolo Piersanti
Il concorso è servito soprattutto a stimolare la riflessione sull'analisi delle lesioni, ovvero dei quadri fessurativi, che richiedono sempre un'attenta valutazione di ogni singolo elemento che a sua volta deve essere inquadrato nell'ambito del comportamento strutturale. Come dico sempre ai miei corsi, nessun elemento deve essere trascurato.
Chiedo scusa a tutti coloro che ho tratto in inganno, ma il problema non era assolutamente facile. Quando ho scattato la foto anch'io mi sono subito detto: "cosa diavolo sono quelle lesioni?".
Entro domani provvederò a inviare a Paolo Piersanti il libro "Introduzione al metodo degli elementi finiti".
un caro saluto a tutti.
Romolo DF
RSS feed dei commenti di questo post.