
Per comprenderne la filosofia occorre riferirsi allo schema di figura 1 (per la quale si rimanda al link del primo volume) nel quale è descritto il mio modo di vedere la Geotecnica quale materia “fondata” sulla Meccanica delle Terre che, a sua volta, discende interamente dalla Meccanica del Continuo dalla quale ha mutuato le proprietà strutturali intese in senso fenomenologico. Salvo poi evolversi parallelamente come scienza separata.
Come ho già scritto in occasione dell’uscita del primo volume della collana, si tratta di un processo logico e sequenziale di apprendimento, dedicato a chi vuole veramente comprendere la Geotecnica nei suoi più profondi recessi, che vedrà l’uscita di 5 volumi dedicati a tale materia. Si tratta solo di avere pazienza e di costruire insieme un enorme puzzle nel quale confluiranno infiniti tasselli.
In ogni caso il volume può essere utilizzato anche separatamente dagli altri, dal momento che sono stati trattati tutti gli argomenti di meccanica dei solidi continui validi per i corsi di ingegneria introducendo, nel contempo, i primi rudimenti sul comportamento tensodeformativo delle terre. Per i geologi rappresenta, invece, le basi essenziali per approcciarsi correttamente alla Geotecnica.
In conclusione, vorrei evidenziare che gli argomenti sono stati presentati in maniera differente dagli altri testi che trattano la medesima materia; difatti, ho sempre cercato una connessione logica tra gli elementi teorici, i dati sperimentali e la microstruttura dei materiali naturali e artificiali che potessero rappresentarli. Infine, ho anche completato ogni argomento con esercizi svolti per facilitare la familiarizzazione con la materia mentre tutti i passaggi matematici sono stati estremamente dettagliati.
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