altLunedì 10 settembre 2012 è uscito il mio sesto libro - e secondo volume della collana “Geotecnica del III millennio“ - dal titolo “Introduzione alla meccanica del continuo”, per i cui dettagli si consiglia la lettura dell’apposita pagina nel link “I miei libri” o si rimanda al sito della casa editrice (www.darioflaccovio.it). Il testo, dedicato alla Scienza dei Materiali e al calcolo strutturale e geotecnico, rappresenta il secondo volume di una nuova collana di geotecnica che la casa editrice Dario Flaccovio ha voluto dedicare interamente a me, donandole anche una nuova veste grafica.
Per comprenderne la filosofia occorre riferirsi allo schema di figura 1 (per la quale si rimanda al link del primo volume) nel quale è descritto il mio modo di vedere la Geotecnica quale materia “fondata” sulla Meccanica delle Terre che, a sua volta, discende interamente dalla Meccanica del Continuo dalla quale ha mutuato le proprietà strutturali intese in senso fenomenologico. Salvo poi evolversi parallelamente come scienza separata.
Come ho già scritto in occasione dell’uscita del primo volume della collana, si tratta di un processo logico e sequenziale di apprendimento, dedicato a chi vuole veramente comprendere la Geotecnica nei suoi più profondi recessi, che vedrà l’uscita di 5 volumi dedicati a tale materia. Si tratta solo di avere pazienza e di costruire insieme un enorme puzzle nel quale confluiranno infiniti tasselli.
In ogni caso il volume può essere utilizzato anche separatamente dagli altri, dal momento che sono stati trattati tutti gli argomenti di meccanica dei solidi continui validi per i corsi di ingegneria introducendo, nel contempo, i primi rudimenti sul comportamento tensodeformativo delle terre. Per i geologi rappresenta, invece, le basi essenziali per approcciarsi correttamente alla Geotecnica.
In conclusione, vorrei evidenziare che gli argomenti sono stati presentati in maniera differente dagli altri testi che trattano la medesima materia; difatti, ho sempre cercato una connessione logica tra gli elementi teorici, i dati sperimentali e la microstruttura dei materiali naturali e artificiali che potessero rappresentarli. Infine, ho anche  completato ogni argomento con esercizi svolti per facilitare la familiarizzazione con la materia mentre tutti i passaggi matematici sono stati estremamente dettagliati.
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A titolo di esempio la figura in alto, relativa all'Albite, mi è servita per spiegare il passaggio tra la matrice fondamentale a 21 costanti elastiche tipica di tale minerale e quelle semplificate dei materiali ortotropi, trasversalmente isotropi ed infine isotropi che sono usualmente implementare nei software ad elementi finiti. Perchè ritengo che solo lavorando in questo modo saremo davvero coscienti degli elementi richiesti dai calcoli strutturali e geotecnici  e sapremo anche ragionare sul metodo per ricavarli.
Commenti   
+1 #1 complimentichrixo 2012-10-17 08:11
Romolo complimenti per i tuoi libri e per la collana addirittura dedicata a te dalla Flaccovio.
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