
Gli elementi strutturali proposti sono nodi incastro bullonati idonei ad unire travi e pilastri prefabbricati, o semiprefabbricati se molto grandi, con la sola unione bullonata in opera. I nodi sono di acciaio mentre le travi possono essere di solo acciaio oppure miste in acciaio-calcestruzzo qualora si preveda di annegare le piccole travi in acciaio - nodi compresi - in un solaio in c.a..
La struttura assemblata è antisismica per eccellenza e non necessita di controventi, poiché costituisce un telaio spaziale con nodi rigidi sia nei due piani verticali principali che in quelli orizzontali a ogni impalcato.
I pilastri possono essere di forma e dimensioni qualsiasi; ad esempio, possono essere di acciaio tipo HE (profili ottimi come travi e meno performanti come pilastri in quanto l’instabilità sul lato debole necessita dell’uso dei controventi nella medesima direzione), tubi strutturali vuoti o pieni di calcestruzzo, grossi tubi in lamiera sottile da riempire con c.a. in opera o ancora di c.a. prefabbricato.
I nodi, al fine di poter realizzare l’intelaiatura spaziale, sono normalmente idonei a ricevere - oltre al pilastro - quattro travi fra loro ortogonali; inoltre, sono previsti anche nodi a tre vie, a due vie e a una via per i pilastri perimetrali o d’angolo. È altresì importante evidenziare che
per ogni accoppiamento trave-pilastro ipotizzabili dal progettista della struttura esiste sempre un “nodo carannante”. D’altra parte, se la trave e il pilastro sono idonei lo è anche il nodo, poiché il collegamento bullonato è sempre previsto a completo ripristino della resistenza con lo scopo di poter trasmettere la massima sollecitazione possibile fra gli elementi collegati. Per questi motivi, il nodo incastro prefabbricato è un elemento strutturale universale e, senza la necessità di dover conoscere a priori in quale struttura sarà impiegato, è prodotto e commercializzato anche come scorta di magazzino da impiegare nelle ricostruzioni per fronteggiare calamità naturali.
La storia.
Occorre innanzitutto premettere che fin quando la “carannante joints” non si è accinta ad entrare nel merito del dimensionamento strutturale dei nodi iper-rigidi, nessun programma di calcolo prevedeva il loro input rapido. A tal proposito occorre premettere che nel calcolo strutturale esistono due aspetti da tenere in considerazione: il primo, prettamente matematico, è del tutto generale essendo rivolto alla risoluzione di sistemi di equazioni matematiche con le quali modellare il comportamento delle strutture; il secondo, più specifico, elabora i dati inerenti le varie tipologie di strutture da risolvere.
Il primo problema, il cosiddetto processore, è stato scritto dal Prof. Ing. Aurelio Ghersi ordinario di Tecnica delle Costruzioni dell’università di Catania. Il secondo problema, che nel gergo informatico è suddiviso nel preprocessore e nel postprocessore, è stato affrontato direttamente da “carannante joints” sotto la supervisione dell’ing. Biagio P. Carannante inventore dei nodi incastro prefabbricati.
Il software “carannante joints”, essendo stato scritto secondo le specifiche dell’inventore dei nodi incastro, si differenzia dagli altri programmi strutturali nell’approccio completamente differente; d’altra parte, basti pensare che prima di occuparsi della risoluzione della struttura “carannante joints” ha voluto fornire un personale apporto alla prevenzione del rischio sismico, occupandosi sia dell’aspetto costruttivo che analitico (di calcolo) del problema.
Offerte commerciali.
L’aver presentato un nuovo nodo strutturale, che crea un tratto più rigido alle estremità di ogni trave, ha indotto “Carannante joints” a cercare metodi di analisi capaci di confrontarsi con gli usuali sistemi costruttivi in maniera tale che ogni struttura possa essere calcolata con uguale approccio matematico anche se riferita agli altri sistemi costruttivi; in questo modo si è giunti a poter offrire la massima libertà espressiva in fase progettuale; infatti, nel programma di calcolo, le travi possono essere incernierate, con un incastro semirigido, con incastro rigido o col nodo carannante iper-rigido. Il solaio può essere in acciaio o in cemento armato mentre la struttura, ovviamente, può essere in acciaio, in cemento armato prefabbricato o semiprefabbricato e/o mista sempre con controllo di qualità.
L’inventore del nodo, ing. Biagio Carannante, per il Progettista che intende adottare questo sistema costruttivo per un’applicazione concreta si offre, in sinergia col Progettista, di realizzare gratuitamente i calcoli delle strutture utilizzando il “software carannante joints” che genera in automatico i NODI INCASTRO a completo ripristino della resistenza per la struttura scelta per poi regalare la licenza d’uso del software.
PDF DELL'ARTICOLO VOLANTINO PUBBLICITARIO
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