Sulla scia di quanto oramai adottato da molti enti pubblici, la societa'  Gran Sasso Acqua Spa â con sede a L'Aquila â ha pubblicato un bando per la costituzione di un albo telematico di professionisti, imprese esecutrici di lavori pubblici e fornitori di beni e servizi ai quali affidare, tramite appalto al ribasso, incarichi con le modalita' previste dal D.Lgs 163/2006.

Ordunque, il bando prevede che l'iscrizione avvenga telematicamente (vedere figura sopra) e che la documentazione richiesta sia firmata digitalmente, introducendo un elemento discriminante dal momento che mentre nel Lazio tutti i tecnici la possiedono (stante lâesistenza di un sistema di invio online delle pratiche al genio civile) in Abruzzo e forse anche in altre regioni probabilmente sono pochi i tecnici ad essere dotati di firma digitale.
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Nellâeffettuare la procedure di registrazione ho pero' scoperto un elemento a dir poco sconcertante in quanto, come si puo' vedere dalla figura in alto, occorre anche pagare annualmente per essere iscritti allâalbo dei professionisti!
Quali riflessioni.
Sono amareggiato dal fatto che le parcelle e i minimi tariffari sono scomparsi dalla circolazione, impedendo qualunque tutela del libero professionista e della qualita' del suo lavoro. Qualcuno potra' controbattere che le imprese da sempre partecipano alle gare dâappalto, mentre io vorrei far notare che in realta' le stesse partono da prezzi di riferimento ai quali applicare il ribasso dâasta: elemento di controllo che invece non esiste per i tecnici!
Non solo: nelle gare d'appalto per le imprese in genere viene applicata la media ai ribassi da'sta con l'esclusione delle offerte anomale, mentre ai professionisti e' solitamente richiesto il massimo ribasso per aggiudicarsi il lavoro.
Ho dovuto accettare, obtorto collo, lâobbligo dellâiscrizione agli elenchi dei professionisti che mâimpone di dover rispondere ogni anno a centinaia di bandi pubblici e mandare altrettanti curriculum e documentazioni supplementari richieste solo per aumentare la mia possibilita' statistica di poter lavorare.
Ora devo anche pagare.
Se tale messaggio passa, e viene adottato da altri enti pubblici che vedono in tal modo la possibilita' di aprire canali di finanziamento delle proprie casse, noi tecnici rischiamo di dover fra fronte ad una spesa annua insostenibile ⦠oppure di dover abbandonare lâidea di lavorare in Italia.
Abbiamo proprio toccato il fondo. Resta il fatto che tale articolo lo girero' in giornata al mio ordine professionale e spero che tutti vogliano fare altrettanto. Il mio motto e' oramai uno solo: mutatis mutandis!
PDF DEL BANDOÃÂ ÃÂ PRIMA FIGURA INGRANDITAÃÂ ÃÂ SECONDA FIGURA INGRANDITA
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