
A.P.
buongiorno A.,
provo a rispondere velocemente perchè vado fuori sede per un paio di giorni. Ordunque, premesso che tali problemi li ho trattari in "Lesioni degli edifici", se ho ben capito le fondazioni esistenti sono alla profondità di -2,80 metri dal piano campagna mentre quelle "nuove" a -1,00.
Gli effetti possono essere trattati con la teoria dell'elasticità la cui struttura matematica e relativi esempi applicativi sono in "Meccanica del Continuo" e in "Meccanica delle Terre - parte I". Per semplificarsi la vita può utilizzare il foglio excel che trova nel mio sito:
con il quale può simulare la variazione delle pressioni indotte dalla nuova fondazione nel sottosuolo. Quindi, dovrebbe verificare quale tensione corrisponde alla profondità di (2,80-1,00) = 1,80 metri che a sua volta indurrà nuovi cedimenti alla fondazione esistente.
In genere, soprattutto per piccoli interventi come il suo, consiglio sempre di aggiungere qualche micropalo alla fondazione come riduttore dei cedimenti; in prativa, se i micropali li considera incernierati alla trave rovescia, evita il problema dell'interazione tra le fondazioni, funzionano solo come riduttori dei cedimenti e non deve ricorrere alle prove di carico previsti dalla norma per le fondazioni profonde "strutturali"; ulteriori info in merito li trova in:
http://www.romolodifrancesco.it/documenti-da-scaricare/Costruire_su_terreni_difficili.pdf
a presto
romolo df
PS: per un approfondimento completo dell'argomento devo necessariamente rimandare ad "Introduzione al metodo degli elementi finiti"; il capitolo 5 è dedicato esclusivamente all'analisi dell'interazione terreno-struttura, mentre nel capitolo 6 è approfondito il problema dell'interazione tra fondazioni adiacenti.