Buongiorno Dottore, ho visto dalle sue attività editoriali che si destreggia in maniera identica con la geologia e con l’ingegneria. Una domanda a tal proposito: ma è sempre necessaria la relazione geologica? Mi spiego meglio. È evidente che in ristrutturazioni di modesta entità, dove i carichi non variano, posso evitare la relazione geologica adottando quella sostitutiva; ma ad esempio nella costruzione di un piccolo garage, tipo 6x4 metri? Grazie e complimenti non solo per i libri, ma anche per gli articoli tecnici che mette a disposizione dei tecnici. Ing. A.D., Roma.
Buongiorno ingegnere, forse la mia risposta non le piacerà ma vorrei invitarla a riflettere sull’importanza non solo della relazione geologica ma anche dei suoi contenuti. E lo faccio con un esempio. Nel 2009 ho partecipato ad un convegno relativo al terremoto del 6 aprile che aveva da poco colpito L’Aquila. Nel pomeriggio ci fu un dibattito e, mentre io ero andato via, un geologo che parlava proprio dell’importanza della relazione geologica fu contestato da uno dei relatori che affermò che con una buona progettazione è possibile evitarla, riducendola ad una mera imposizione normativa.
Ordunque se fossi stato presente avrei controbattuto nel seguente modo: “La relazione geologica viene troppo spesso scambiata per uno studio geotecnico del terreno, mentre in realtà, come afferma anche il legislatore con le NTC 2008, deve essere l’espressione del modello geologico di un sito. In altre parole un progettista saprebbe riconoscere la presenza di una frana, di una faglia o semplicemente della eterogeneità del sottosuolo al di sotto dell’impronta di un edificio? Se invece volessimo assecondare tale modus operandi allora potremmo tornare al medioevo, allorquando la progettazione e la realizzazione erano affidate più alle regole del saper costruire, all’empirismo, ai tentativi che alla teoria.”. Concludendo, la invito a vedere la foto in alto, che mostra lesioni su un solaio in laterocemento di un edificio in cemento armato seriamente danneggiato perché costruito su una frana lenta e di enormi dimensioni. Una frana che, aimè, nemmeno il geologo aveva saputo individuare. È uno di quei casi che insegno sempre nei miei corsi di formazione sulle lesioni anche perché quando fui interpellato come consulente dei proprietari notai la frana come primo elemento. Quindi, considerato che una relazione per un garage costa poche centinaia di euro, perché correre rischi? Grazie a lei e buon lavoro. Romolo DF
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