Egregio Dott. Di Francesco,
sono un laureando in ingegneria meccanica che sta sbattendo il muso con la definizione dell'angolo di Lode utilizzato nella meccanica dei solidi continui perché tutti i testi ne parlano ma nessuno ne chiarisce il significato. Ad essere sincero solo ora ho scoperto l'esistenza del suo libro "Meccanica del Continuo" e prima di affrontare la spesa ho voluto contattarla nella speranza di avere delucidazioni in merito, insomma non si deve offendere ma volevo essere sicuro dell'acquisto. M.S.
Ciao M., non ti preoccupare perchè è normale che ognuno voglia essere sicuro di spendere bene i propri soldi. Venendo all'argomento, per il quale devo necessariamente glissare sugli aspetti matematici, sappiamo che lo stato tensionale di un solido continuo può essere descritto con il tensore di Cauchy; a seguire che, essendo lo stesso dipendente dal sistema di riferimento, è più utile ridefinirlo in funzione dei soli sforzi principali. Ciò premesso, utilizzando proprio questi ultimi come elemento di misura, possiamo costruire lo spazio degli sforzi principali di Haigh-Westergaard e da esso estrarre la sezione relativa al piano ottaedrico o piano pigreco.
Infine, utilizzando la figura in alto possiamo definire l'angolo di Lode come quello formato dal vettore sforzo rispetto alla direzione dello sforzo principale massimo. Nella figura che segue troviamo invece lo stesso definito tramite appositi esercizi di fine capitolo.
In definitiva, com'è scritto anche nella recensione del Prof. Luca Lussardi (matematico), il testo oltre a trattare analiticamente tutti gli aspetti fisico-matematici della materia, chiarisce con numerose rappresentazioni grafiche anche 3D gli elementi descritti ed infine connette gli stessi con la Scienza dei Materiali. Ad majora! Romolo DF
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