Facciamo prima una premessa: da due mesi sto lavorando con un gruppo di ricerca sullo sciame sismico che ha avuto il suo violento inizio il 24 agosto scorso; nell'ambito del gruppo io mi occupo della modellazione fisico-matematica dei fenomeni rilevati.
Aggiungo anche un altro elemento: a fine settembre ho avuto un dialogo con il prof. Aurelio Ghersi (ordinario di Tecnica delle costruzioni alla facoltà di ingegneria di Catania) al quale avevo confidato che si stava caricando il fascio di faglie della zona di Preci, ossia il settore dal quale hanno avuto origine i due terremoti di magnitudo 5.4 e 5.9 di pochi giorni fa (si veda il messaggio che mi ha inviato subito dopo il sisma di magnitudo 5.9). Sia chiaro che sapevamo il settore in evoluzione, ma non la data del possibile sisma.
Ora vorrei fare il punto della situazione alla luce del forte terremoto di questa mattina (magnitudo 6.5) che ha prodotto molti danni anche nella mia città (Teramo).
In estrema sintesi, con l'ausilio delle due figure sovrastanti vorrei spiegare il punto di vista al quale siamo giunti riguardo lo sciame sismico in atto e la sua evoluzione; la prima è una fotografia scattata al tg di Sky, che consente di capire l'evoluzione degli epicentri; la seconda illustra le faglie attive in centro Italia.
In particolare, nella seconda abbiamo in verde le faglie che hanno contribuito alla scossa 6.0 del 24 agosto (2a = Amatrice; 1b = Monte Vettore); con 1a (Monte Bove) e 4a (zona di Preci) abbiamo le scosse 5.4 e 5.9 di qualche sera fa.
Mancavano all'appello le faglie centrali relative al bacino di pull-apart di Norcia, con 5a (Cascia, ancora da attivarsi), 4b (la scossa 6.5 di questa mattina con epicentro vicino Norcia) e 5b (Cittareale, ancora da attivarsi).
Non è detto che 5a e 5b si attivino, essendo più interne all'intero settore strutturale coinvolto, così come non è detto che il terremoto possa andare ancora più a nord o sud perchè sono presenti dei vincoli cinematici (faglie trasversali) che tendono ad intrappolarlo. La figura che segue mostra la sovrapposizione su Google Earth delle coordinate dell'epicentro (ottenute dal sito dell'INGV), posto direttamente sulla faglia 4b.
Concludo, affermando che molto presto con il gruppo di ricerca inizierò a pubblicare i nostri primi risultati.
Romolo Di Francesco
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